E’ Antonio Cabrini il quinto concorrente de L’isola dei famosi ad abbandonare il programma per scelta volontaria. In questo caso legata a problemi di salute (alla schiena). L’ultima immagine nel reality proveniva proprio dall’ospedale dove l’ex terzino sinistro di Atalanta, Juventus, Bologna e della Nazionale e successivamente allenatore si è sottoposto ad una tac.
Al Tv Sorrisi & Canzoni aveva raccontato: “Vado sull’Isola perché in questo momento sono amareggiato con il mondo del calcio e non ho una squadra da allenare. L’avventura non mi spaventa, mi reputo un uomo equilibrato, non temo la scarsità del cibo e non ho fobie. Vengo da una famiglia di contadini, sono abituato a stare a contatto con la natura. Mi porterò però qualcosa per dormire meglio, un cuscino o un piccolo materasso. Delle passate edizioni mi sono piaciuti Sergio Muniz e Walter Nudo per la loro tranquillità. E apprezzo Simona Ventura, che conosco da 30 anni”.
A La Stampa aveva aggiunto: “E’ la curiosità di provare un’esperienza lontana anni luce dal mio mondo che è e resterà il calcio. Anzi, se prima di settembre troverò una squadra da allenare, siamo d’accordo che sul video mi vedranno, ma seduto in panchina. Quando quelli di Magnolia mi hanno offerto di entrare nel cast sono andato a parlare con loro per educazione, ma ho preso tempo. Anche perché quando vedevo il reality di Raidue dicevo a me stesso: non lo farei mai. L’aspetto economico è stato importante, non lo nego. Sarà strano, io cercherò di essere me stesso, uno che a cinquant’anni ha ancora voglia di mettersi in gioco su ogni fronte. Se il calcio mi chiude le porte, ne apro altre io. Ho già fatto la seconda voce per le partite trasmesse dal digitale di Mediaset, mi sono divertito con Scorie (faceva l’investigatore per Bsi, la Brescia Investigation, ndr), ora con grande coraggio, non fisico, perché non ho paura, ma mentale, affronto l’Isola. C’è già un mezzo accordo con la Rai per una presenza fissa alla prossima edizione di Quelli che il calcio…. Almeno, in un modo o nell’altro, potrò continuare a parlare del mio grande amore per il pallone”.
A Il Giornale aveva sottolineato: “Dei concorrenti conosco più o meno tutti, ma soltanto di vista. Il mio favorito? Luxuria. Mi sembra una tosta. Non sarò di sicuro io ad attaccare briga se mai capitasse l’occasione. In questo senso fare l’allenatore è stata una bella scuola. Io tronista? Non credo che ne avrei bisogno. Con il calcio di oggi sarei diventato miliardario? Può darsi. Ma non mi posso lamentare. Oggi è un altro mondo, io preferisco di gran lunga il mio”.
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